Tuol Sleng
Il museo del genocidio di Tuol Sleng a Phnom Penh è la più forte testimonianza dei massacri e delle persecuzioni etniche, religiose o politiche commesse dai Khmer rossi dal 1975 al 1979. Durante questi quattro anni Pol Pot, a capo di un regime conosciuto con il nome ufficiale di Kampuchea Democratica, sottopose la popolazione a una dittatura violenta che causò circa 2 milioni di morti (più di un quinto dell’intera popolazione cambogiana).
Tuol Seng, all’origine sede di una Scuola Superiore, venne trasformato in una prigione e in un centro per interrogatori e torture, Ufficio di Sicurezza 21 (S-21). Vi furono torturati e uccisi tra le 14.000 e le 20.000 persone, tra cui circa 1.200 bambini.