Train to Mandalay

a “no comment” movie by Fabio Campo

filmed in Myanmar

Train No.5up – Yangon to Mandalay (15:00-06:30)
February 2012

soundtrack “Free Spirit” by Solaris (creative commons)

Aggiornamento 23/09/2020
 
Quando ho un po’ di tempo per riguardare l’archivio capita che venga fuori qualcosa che mi piace. Questo è un video che faceva parte della serie “no comment” ma due parole oggi mi va di dirle. In poco più di 6 minuti ci sono alcuni momenti di un lungo viaggio in treno, circa 17 ore, tra Yangoon e Mandalay. E’ febbraio 2012, in Myanmar Aung San Suu Kyi, dopo l’esilio, cominciava la sua campagna elettorale (avrebbe vinto un seggio in parlamento a giugno), i monaci buddisti, protagonisti delle grandi proteste del 2007, erano ritenuti sempre un problema per la giunta al potere, non c’erano bancomat, il visto d’ingresso alla frontiera durava al massimo 14 giorni, molte aree erano vietate ai turisti, si usavano quasi esclusivamente dollari che dovevano essere nuovi di zecca, e cosa quasi divertente se non fosse stata fonte di pericolo, si guidava a destra, su decisione improvvisa della giunta, con auto costruite per la guida a sinistra. Nelle classifiche mondiali il Myanmar era considerato tra i paesi più poveri al mondo ma nelle zone turistiche di Mandalay, del lago Inlé e dei templi di Bagan non si aveva questa percezione.
Il mio ricordo è quello di un paese che in quei pochi giorni mi ha accolto con una estrema gentilezza.